La prima volta

La prima volta che…

La prima volta: la storia inizia così…

 

La prima volta che Lara prese in mano una penna e un foglio bianco per scrivere qualcosa, non l’aveva programmato.

Non l’aveva scritto nell’elenco degli obiettivi da raggiungere.

Non l’aveva messo in calendario.

Non c’era scritto neanche nella to do list.

 

Semplicemente l’aveva fatto.

 

E man mano che le parole scendevano sulla carta un’emozione forte, sconosciuta e sconfinata l’avvolgeva…

 

Sinceramente in quel momento non pensava di scrivere chissà che cosa.

Pensava che fosse più che altro una necessità di sfogo, aveva letto da qualche parte che scrivere è terapeutico.

C’è chi scrive i propri obiettivi, chi i propri desideri, chi i sogni, chi fa un riassunto della giornata appena trascorsa…

Anche scrivere la lista della spesa è scrivere, pensò.

E a volte capita di dimenticarla a casa sul tavolo.

Quante cose scritte si dimenticano!

Quella volta aveva troppi pensieri nella testa per lasciarli lì, non ci stavano più, si prendevano a cazzotti e le uscivano dalle orecchie, dagli occhi e anche dal naso.

Troppi pensieri.

Troppi pensieri inutili.

Così decise di scriverli, tanto per liberare un pezzo di cervello, pulire un pò il giardino della mente, strappare qualche erbaccia, togliere rami secchi….curare i pochi fiori e fare aria.

 

Tanto sarebbero tornate, quelle erbacce infestanti. Crescevano rapidamente, non era facile estirparne le radici.

 

Fu lì che la trovò.

Tra le erbacce, le ortiche e la gramigna.

La piantina di UNA VITA SU MISURA.

Sorrise subito quando la vide.

Un caldo sorriso salito dall’anima.

Non le sembrava vero, eppure era lì.

Piccola, timida, nascosta tra le sterpaglie e i rovi.

Ma viva e luminosa.

Molto luminosa.

 

Lara stava attraversando un periodo piuttosto complicato. A dirla tutta un periodo assai lungo e bruttissimo sotto tutti i punti di vista.

Le serviva evadere.

Le serviva dedicarsi a qualcosa.

Le serviva prendersi cura di sè.

 

Il messaggio del suo disagio era forte e chiaro: doveva vivere la propria vita. Lo voleva. Ma sembrava proprio che non potesse farlo.

 

Decise così di mettere nero su bianco la sua VITA SU MISURA.

Scrivendola.

E, ove necessario, inventandola.

 

 

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Lara del Rock

Lara ha iniziato a scrivere senza un piano, spinta solo dal bisogno di liberare la mente. In un periodo difficile, tra pensieri confusi e dolore, ha trovato una piccola luce: Una vita su misura. Scrivere è diventato il suo rifugio, la sua cura. Da allora, racconta e inventa per dare voce a ciò che spesso resta inascoltato. Le sue parole nascono dal cuore, per vivere — e far vivere — una vita più autentica.

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